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La danza intercorporea tra paziente e terapeuta nel processo di cambiamento


In psicoterapia della gestalt il processo è un tutto tra l’organismo e l’ambiente, e fonda una prospettiva di cambiamento unitaria: sia del paziente che del terapeuta.

Ogni persona è in relazione l'una con l'altra, il nostro sentire in movimento, il senso del nostro peso corporeo e tensione muscolare inizia quando noi sperimentiamo, attraverso i movimenti relazionali corporei, una parte del nostro movimento corporeo in relazione agli altri.

La risonanza corporea incarnata nel TRA sostiene la cocreazione di una danza che emerge da un ritmo complesso, e spinge terapeuta e paziente a cambiare i passi per muoversi in un campo che alterna forme armoniche e disarmoniche .

Un movimento intercorporeo, che spinge al cambiamento, e che grazie alla scoperta dei neuroni specchio, ed i suoi correlati meccanismi di rispecchiamento descritti a livello funzionale come la simulazione incarnata, hanno dato un contributo decisivo all’affermazione di una nozione intercorporea del sé e dell’intersoggettività.

Emerge così dalla più recente ricerca neuroscentifica una nozione di intersoggettività che è alla sua base prima di tutto intercorporeità. Ogni volta che incontriamo l’altro, siamo implicitamente consapevoli delle comuni somiglianze, perché letteralmente le incarniamo.

La relazione Io-Tu (Buber, 1958) è modellata da processi di interazione bi-direzionali (Gallese et al.2009), di modo che Sé ed Altro sono originariamente co-costituiti


Le rappresentazioni corporee sono basate sull’esperienza in movimento: “ io ti raggiungo lì, come mi muovo di qui, “ti afferro e sento te afferrare me”. Attraverso l’attrazione dell’altro, gli schemi di movimento prendono forma.

Ogni schema coordinato supporta la sequenza di contatto: pre-contatto, contatto, contatto finale e post contatto, da una nascente co-creazione di interesse, curiosità, e desiderio fino al suo compimento.

Un processo di contatto, che sviluppa un movimento ritmico di esperienza a spirale:

I processi di contatto e i loro primari supporti sensomotori sono intrinsecamente connessi.

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